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12 maggio 1937

  • nmkstudio
  • 12 mag 1937
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12 maggio 1937: C.Rossi, sul Corriere, dopo aver riferito della situazione televisiva in Inghilterra e in Francia, scrive: "Se all'estero si lavora accanitamente per far uscire la televisione dai laboratori, in Italia non si dorme". Rossi parla del brevetto di Arturo Castellani: il telepantoscopio, con cui "si possono ottenere gli stessi risultati dei sistemi stranieri con una durata assai più lunga del tubo catodico". Il sistema sarà adottato dalla Safar, l'azienda presso cui Castellani lavora. Quanto al futuro della "televisodiffusione", l'articolo prosegue: "In una prima fase verranno probabilmente erette le stazioni di Roma, Torino e Milano, onde la ricezione potrà avvenire solo entro un raggio di cento chilometri intorno a questi centri. In una seconda fase si allacceranno alla rete già esistente altre stazioni per mezzo dei citati cavi coassiali, per cui gli stessi programmi potranno venire irradiati da un buon numero di stazioni contemporaneamente, come ora avviene in radiodiffusione. Ma, ripetiamo, la fonovisodiffusione italiana è ancora allo studio"

12 maggio 1937

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