15 luglio 1939: Il "Popolo d'Italia" pubblica un lungo articolo dedicato al prossimo inizio dei programmi. Così scrive il quotidiano fondato da Benito Mussolini: "La televisione, come abbiamo annunciato, sarà tra qualche giorno un fatto concreto. Parzialmente, anzi, lo è già. Da qualche tempo infatti la stazione ad onde ultracorte di Monte Mario irradia - in via sperimentale - tutte le sere le scene riprese negli studi di Via Asiago. A partire dal prossimo giorno 20 luglio le trasmissioni saranno regolari. Esse dureranno un'ora ogni sera e nei primi tempi comprenderanno soltanto spettacoli di varietà e filmi cinematografici per passare, poi, al programma di altro genere. Comunque, sia da questa sera qualunque privato che, a Roma o nei dintorni (le irradiazioni hanno un raggio di circa 80 chilometri su base di 441 linee) fosse in possesso di un radiofono base potrebbe ricevere in casa propria la trasmissione.- Con ammirevole celerità Roma ha allestito tutta l'enorme complessa macchina della TV dalla emittente di Monte Mario al teatrino di ripresa di Via Montello 5, dove sono installati tutti gli apparecchi occorrenti. Roma sarà dunque la prima città italiana nella quale si effettueranno delle regolari trasmissioni di radio-fonovisione e sarà una delle prime città al mondo ad avere trasmissioni tecnicamente perfette sfruttanti gli ultimi ritrovati della scienza. Come e dove il pubblico potrà cominciare a prendere contatto con questa famosa televisione? Dal 20 al 22 luglio alla Mostra della Radio, in un salone al primo piano di quello che fu il padiglione dell'arte nella Mostra del Minerale". (Il Popolo d'Italia, 15/7/39) . Lo stesso giorno, il Giornale d'Italia pubblica un articolo di G.Castelfranchi intitolato "Future applicazioni dell'energia elettrica": "E' facile prevedere che la televisione verrà ad apportare un rivolgimento completo in taluni campi della vita sociale: essa renderà inutili i viaggi in occasione di cerimonie e congressi, esposizioni: ciascun congressista ad esempio senza muoversi da casa potrà discorrere a quattr'occhi con un collega di Roma o Buenos Aires (Giornale d'Italia 15/7/39). L'attesa cresce: è sempre lo stesso quotidiano romano, due giorni dopo, a scrivere:" L'imminente inaugurazione del "Villaggio Balneare" al Circo Massimo, nell'area dell'ex Mostra del Minerale, è attesa con impaziente curiosità principalmente per un avvenimento di eccezionale importanza: nel padiglione Radio-Tv avrà luogo per la prima volta alla presenza del pubblico la presentazione di regolari trasmissioni radiofonovisive curate e allestite dall'Eiar. Da qualche anno, il massimo ente radiofonico italiano si andava attrezzando in questa nuova attività per mettersi in linea, anche nel campo della televisione, con i mezzi della tecnica più moderna"
Giornale d'Italia - 17 luglio 1939
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