26 gennaio 1952
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- 26 gen 1952
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26 gennaio 1952: Una convenzione valida fino al 15/12/72 concede alla Rai l'esclusiva delle trasmissioni radio e delle trasmissioni televisive, via etere e via cavo. La convenzione viene stipulata in anticipo rispetto alla scadenza del precedente accordo tra Stato ed Eiar, la cui scadenza era fissata al 31 dicembre 1952. La convenzione stabilisce che la maggioranza delle azioni Rai debbano andare all'Iri. Nasce cosi' il monopolio Rai per la radiotelevisione. "Per la concessione di questo servizio - si legge in una comunicazione dell'Ufficio Stampa del ministero delle Poste -sono state tenute presenti: la necessità che anche il servizio televisivo - come quello radiofonico - abbia carattere nazionale; e la convenienza di attuare le maggiori economie possibili utilizzando i vasti mezzi, l'organizzazione e il personale tecnico di cui già dispone la Rai. Evidentemente per le stesse ragioni in nessun Paese europeo l'attività televisiva è esplicata da enti od organismi diversi dagli enti radiofonici" (Radiocorriere 8/2/52). Lo stesso concetto sarà poi espresso dal ministro Spataro in un'intervista a "Epoca", in cui, a una domanda sul Gruppo Cisalpino, risponde:"Il Governo, nell'esaminare le varie domande pervenute per la concessione dell'esercizio di televisione, ha tenuto soprattutto presente la necessità di dare una base nazionale al servizio della televisione stessa. Quindi, al di sopra di ogni considerazione particolare, ha preso in esame l'unica domanda suffragata da un'organizzazione già esistente, e che si basava su di un piano di servizio nazionale" (Epoca 14/2/52). La notizia dell'avvenuta concessione in esclusiva della TV alla Rai arriva sui giornali il 28 gennaio. Non tutti, però, se ne occupano. Il Corriere Lombardo la pubblica in prima pagina con il titolo "La Rai diventa statale". Anche "Milano Sera", un altro quotidiano del pomeriggio, punta sulla manovra azionaria che assegna la Rai all'Iri, e titola "La Rai allo stato". Non tutti comprendono subito - anche perché il comunicato del ministero delle Poste (pubblicato dal Radiocorriere) non ne fa menzione - che la concessione della TV è esclusiva. Tornando sull'argomento, il Corriere Lombardo scrive: "La televisione è stata affidata alla Rai, però quella privata si farà ugualmente, e Milano avrà le due stazioni" (Corriere Lombardo 29/1/52). Il Tempo di Roma definisce la convenzione un'inattesa manovra monopolistica governativa (Il Tempo, 28/1/52), mentre Il Corriere d'Informazione scrive, sul numero del 30 gennaio: "Secondo la convenzione del '27 che avrebbe dovuto scadere nel prossimo ottobre e che, evidentemente, è stata ora sostituita dalla attuale convenzione, con tutti quei mesi di anticipo sufficienti ad evitare incresciose campagne di stampa, la concessione del servizio di radiodiffusione era accordata in esclusiva, ma per quanto si riferisce alla televisione, oggetto di ulteriori convenzioni, di esclusiva fino ad ora non si è mai parlato. Se ne parla forse oggi? Probabilissimo (Gino Cornali, Corriere d'Informazione, 30/11/52). La Convenzione prevede anche una serie di programmi tecnici: "entro 18 mesi l'inizio del servizio a Milano, Torino e Roma; entro la metà del '53 l'installazione di una stazione a Monte Penice; in una seconda fase, entro 12 mesi dall'entrata in funzione del canale televisivo del cavo coassiale in corso di posa, le stazioni di Monte Venda (Colli Euganei), Portofino, Napoli, Firenze e Monte Serra. In una terza fasela Rai è impegnata, entro 6 mesi dalla messa in funzione del canale televisivo della rete coassiale meridionale, gli impianti del Gargano, delle Murge, di Reggio Calabria e di Palermo".
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