26 febbraio 1931: In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, C.Rossiespone i problemi relativi alla "Radiovisione di oggi e di domani". Questo mezzo di cui tanto si parla, spiega l'autore, oggi "pecca un po' di praticità", cosicché "il profano che legge queste righe si domanderà a ragione se alla fin fine questa radiovisione, di cui si fa tanto parlare, esiste o non esiste". "La risposta - scrive Rossi - è identica alla domanda: la radiovisione esiste e nopn esiste. Esiste per i ricercatori, l'ingegnere appassionato, il quale, giudicando con occhio tecnico, considera che i risultati attuali di televisione limitata a mezzo busto costituiscono una vittoria scientifica su tutta una serie di difficoltà enormi scaglionate e superate in mezzo secolo di tentativi e di cui il profano non può farsi una giusta idea Non esiste ancora se per radiovisione si vuole intendere il poter assistere in casa, girando un bottone, ad avvenimenti con quella precisione di particolari che ci è offerta dal cinematografo quando proietta un qualunque cinegiornale"
Corriere della Sera - 26 febbraio 1931
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