29 maggio 1961: Il ministro delle Poste Spallino risponde a un'interrogazione del deputato socialista Albarello in cui si chiedeva l'abolizione del supplemento serale di pubblicità che, "spostando ad ora tarda il programma normale, impedisce l'ascolto a quelle categorie di cittadini che debbono recarsi al lavoro di buon'ora il mattino dopo". Spallino ricorda che l'inizio dei programmi è passato dalle 21,05 alle 21,15 soprattutto per l'ampliamento dei servizi giornalistici, mentre la pubblicità incide solo per un minuto e mezzo sullo slittamento
Corriere della Sera - 30 maggio 1961
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