8 Dicembre 1951: I giornali riferiscono che un gruppo finanziario milanese ha annunciato la disponibilità ad impiantare a Milano una stazione televisiva, proponendo di gestirla privatamente, senza alcun canone e finanziandosi con la pubblicità'. La società (il Gruppo Cisalpino) sembra faccia capo ad Agnelli, Pirelli e ad altri 7 finanzieri milanesi. Presidente il senatore Cesare Merzagora. Il gruppo, che ha già da tempo fatto richiesta al ministero delle poste ("come abbiamo più volte annunciato", sottolinea il Corriere della Sera) e' pronto ad acquistare un trasmettitore in Francia, per iniziare le trasmissioni nell'aprile del 1952, secondo lo standard a 625 righe come suggeriscono gli orientamenti del Cnr. L'antenna sarebbe posta in cima al grattacielo di Piazza Cavour. :"In linea di massima - scrive il Corriere Lombardo - il Ministro avrebbe già accordato il permesso, dato che la televisione, a differenza delle radiotrasmissioni, non è sottoposta a particolari vincoli, e avrebbe invitato il Gruppo Cisalpino a prendere accordi con la Rai. Intanto il Gruppo avrebbe ordinato in Francia il Materiale per l'impianto della stazione trasmittente, il cui costo si aggirerebbe intorno al mezzo miliardo di lire". Il Corriere Lombardo pubblica la notizia con grande risalto, in prima pagina di spalla, con il titolo di "Televisione gratis in aprile a Milano?", il giorno 8 dicembre. Il giorno dopo la notizia viene ripresa da diversi importanti quotidiani, come Il Corriere della Sera a Milano, La Stampa a Torino, Il Giornale d'Italia e il Tempo a Roma. "Le caratteristiche di questo servizio - scrive il Corriere della Sera - sarebbero orientate verso le ultime e più popolari esperienze americane. Almeno in un primo tempo ci si proporrebbe, cioè, di trasmettere dei reportages esterni; brevi film appositamente stampati dalle case produttrici cinematografiche della durata di 15-20 minuti e in genere programmi d'attualità. Il servizio - altra caratteristica orientata essa pure sul modello americano - verrebbe offerto gratuitamente dalla società, che ne trarrebbe a suo compenso vantaggi pubblicitari". Sulla questione l'ing. Alessandro Banfi, uno dei pionieri della televisione in Italia, rilascia alcune importanti dichiarazioni:"La nascita di due stazioni televisive a Milano è certamente un bene. Anzitutto avremo la televisione prima di quanto si fosse mai pensato e sperato. In secondo luogo la RAI, accelerando i tempi come sta facendo, darà modo di veder realizzato al più presto quel servizio vero e proprio di televisione che era nei voti di tutti. Ben venga dunque un'altra società che in un'utile concorrenza con la Rai permetterà alla televisione italiana di svilupparsi e migliorare".
Corriere Lombardo - 08 dicembre 1951 - Corriere della Sera - La Stampa - Il Tempo - Il Giornale d'Italia - 09 dicembre 1951
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