Domenica del Corriere - 17 febbraio 1970
- nmkstudio
- 17 feb 1970
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Febbraio 1970: Il 3 febbraio il quotidiano Il Tempo attacca TV7 per un servizio di Zavoli sul codice Rocco intitolata "Il codice da rifare". Due giorni dopo, sullo stesso quotidiano, viene pubblicata una lettera del vicepresidente Psdi Italo De Feo - titolo "Vergogna in TV" - in cui si parla ancora di Tv7 in termini molto negativi: "Ciascuno - scrive tra l'altro De Feo - prenda ora pubblicamente posizione e assuma le proprie responsabilità", rivendicando la sua funzione di "garante della libertà e della obiettività dell'informazione, con l'incarico specifico di sorvegliare i programmi tanto nella loro ideazione che nella loro attuazione". Il 4 febbraio il consiglio direttivo Rai approva un documento a maggioranza sulla "libertà di espressione" stilato da Sandulli. De Feo vota contro insieme al repubblicano Bogi, mentre il socialista Fichera si astiene. Il 5 febbraio anche l'Avanti attacca duramente De Feo, seguito nei giorni successivi dalla Voce Repubblicana (La Stampa, il Corriere della Sera e altri quotidiani, 3-18/2/70). De Feo, attaccando Zavoli, intendeva in realtà attaccare direttamente il presidente Sandulli, suggerisce la Domenica del Corriere. "Non si riesce a capire nulla dell'iniziativa di De Feo se non si tiene conto che nel 1971 scade la convenzione che garantisce il monopolio (...). Il pasticciaccio di via Teulada ha aperto in sostanza le grandi manovre. Così accade che la vita politica italiana vede spuntare un'altra scadenza futura a fare da ombra in tutte le contrattazioni tra i partiti"
Domenica del Corriere - 17 febbraio 1970
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