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Epoca - 08 luglio 1956

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8 luglio 1956: Il settimanale Epoca (n. 301) pubblica nella rubrica "Italia Domanda" la lettera del signor A. Mengaroni di Faenza: "La Corte Costituzionale si richiama nella sua prima sentenza, all'art. 21 della Costituzione che dice: tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione . Questo vuol dire che il cittadino o enti privati sono anche liberi d'impiantare stazioni radio-tv ?" Rispondono Alfredo Verde (Primo Presidente della Corte di Cassazione), Raffaele De Caro (Ministro senza portafoglio), Ugo La Malfa, Guido Gonnella (Ministro per la Riforma dell'Amministrazione) Raoul Chiodelli (ex direttore generale dell'Eiar), Aldo Garosci (scrittore) Achille Battaglia (Avvocato). I giudizi espressi sono in maggioranza negativi ma diversamente motivati. Solo La Malfa si richiama al modello inglese (controllo dello Stato per impedire il turbamento della pubblica tranquillità e danni alla libertà dei singoli cittadini).

Epoca - 08 luglio 1956

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