Signor Direttore,
la televisione italiana, che Giovannino Guareschi ben definì "la fabbrica dei cretini", va combattuta e posta in condizione di non nuocere soltanto con uno dei modi seguenti: 1) Non assistendo più alle sue trasmissioni di qualunque genere. 2) Non rinnovando più il canone d'abbonamento annuo. 3) Non
acquistando più un apparecchio televisivo.
Gl'italiani veri ne guadagneranno in dignità e intelligenza. Propongo di formare un'Associazione di nemici della televisione italiana. Lo scrivente non possiede, mai ha posseduto e mai possederà apparecchi televisivi.
Eugenio Giancanelli
Lettere al direttore - Il Borghese - 30 giugno 1966
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