Giugno 1964: "Le porzioni di bande non utilizzate attualmente dalla RAI, concessionaria del servizio TV, sono occupate abusivamente ed illecitamente nei rispetti della Convenzione internazionale di Atlantic City da servizi statali (Aeronautica, Marina, Poste)". L'affermazione è contenuta in un libro intitolato "Il monopolio delle trasmissioni radio-televisive" di Roberto Malaspina-Electron. In sostanza, è la tesi del libro, la motivazione principale su cui poggia la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1960 - che riaffermava la legittimità del monopolio RAI indicando come limite tecnico la scarsezza delle frequenze disponibili - perde ogni valore di fronte a un'attenta disamina tecnica. "Possiamo quindi concludere - si legge a pag.43 - che il presupposto di natura tecnica è inesistente. La limitatezza è riferibile esclusivamente allo Stato e questo non può trarne motivo di giustificare la sua riserva". Le bande disponibili - dice ancora il libro - sono in realtà quaranta. E, con quaranta bande, potrebbero funzionare due o tre reti autonome su tutto il territorio nazionale, lasciando ancora maggior spazio ale stazioni TV a carattere regionale.
Roberto Malaspina-Electron: "Il monopolio delle trasmissioni radio-televisive" - Jandi Sapi - 1964
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