18 Gennaio 1959: L'Espresso riporta la polemica nata intorno al programma "Cinquant'anni di vita italiana" che secondo parte dell'opinine pubblica ha dato una visione parziale del periodo 1919-1924, presentando - come ha detto Ernesto Rossi- Mussolini come il continuatore degli ideali della guerra del 1915-18, ed omettendo la brutalità perpetrate dalle squadracce fasciste. L'articolo è un attacco contro l'atteggiamento evanescente che i democristiani assumono quando si tratta di individuare e far valere responsabilità politiche. Si denuncia l'assoluta inconsistenza della Commissione Parlamentare per l'Alto Controllo della radio e delle tele audizioni e del Comitato per la determinazione delle direttive di massima dei programmi istituito presso il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. La Commissione Parlamentare in undici anni di vita è stata paralizzata dall'atteggiamento ostruzionistico dei rappresentanti della maggioranza che, o non si presentavano facendo venir meno il numero legale, o respingevano compatti ogni rilievo, svuotando così la Commissione di ogni valenza e capacità di confronto. In realtà secondo il settimanale i deputati democristiani sono molto attivi in materia :ma si muovono, controllano, emanano direttive da Piazza Del Gesù e dagli stessi uffici Rai.
L'Espresso - 18 gennaio 1959
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