OCCHIO AL MALOCCHIO
(...) La psicosi collettiva più importante nella storia del malocchio televisivo fu quella che per molti mesi circondò di un alone di mistero lo studio tre, il più ampio degli studi televisivi milanesi. (...) Durante una trasmissione di musica leggera, mentre Jula De Palma cantava, vivendo la canzone come è sua abitudine, per uno strano gioco di luce si materializzò una mano gigantesca, grigia e diafana, simile a quella di un essere soprannaturale e parve ghermirla. Era solo un effetto di luce, ma da allora si cominciò a parlare dello spirito del "Tre" come di un dispettoso e per fortuna incruento fantasma. (...)
La Settimana Radio Tv - 19-25 febbraio 1961
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