15 gennaio 1968: E' la novità televisiva dell'anno: la TV di stato inaugura la fascia della tarda mattinata. Si inizia alle ore 12 con una replica di Sapere, poi programmi d'intrattenimento, previsioni del tempo e telegiornale. Un tg diverso da quello serale, piu' snello, meno ufficiale e con una particolare attenzione alle notizie di cronaca bianca. In America ed in Francia, l'esperimento è riuscito. In Italia il servizio opinioni della Rai, basandosi sui dati d'ascolto del giornale radio delle ore 13 e 30, calcola una potenziale audience di 5 milioni di persone. Non mancano però i commenti feroci. Il Borghese in un paio di articoli scrive che il tg delle ore 13 e 30 serve solo ad accrescere gli introiti pubblicitari della Rai; a permettere nuove assunzioni; a fare propaganda elettorale in vista delle prossime elezioni e a danneggiare i quotidiani della sera, pochi dei quali in sintonia con il governo, che non hanno e mai potranno avere gli strumenti per competere con un mezzo come la televisione. In un articolo dell'8 febbraio Panorama fa un rudimentale mini sondaggio dal quale emerge che numerosi italiani non vedono la TV all'ora di pranzo per i piu' svariati motivi. (non sono informati, hanno alter abitudini, mangiano in tinello o in cucina e hanno il televisore solo in salotto).
La Stampa - 14 gennaio 1968 - L'Unità - 14 gennaio 1968 - Il Borghese - 18 gennaio 1968 - Panorama - 18 gennaio 1968 - Il Borghese - 25 gennaio 1968 - Panorama - 08 febbraio 1968
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