La Stampa - 20 gennaio 1955
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- 20 gen 1955
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29 gennaio 1955: Lo scrittore Mario Soldati, intervistato dalla Stampa, dichiara la propria simpatia per la televisione: "La televisione - dice - è un fatto importantissimo. Nessuno sa ancora quali grandi cose essa potrà compiere, ma è un mezzo nuovo, una nuova possibilità per gli uomini di comunicare e di esprimersi. Ho una viva simpatia per la televisione: non le riconosco i limiti che da alcuni le si vogliono imporre". Rispetto alla possibilità che si possa egli stesso cimentare con il nuovo mezzo, Soldati risponde che "Non c'è nulla che io non voglia provare, conoscere. Ogni esperimento, anche non riuscito, è un momento di vita. Infine è importante considerare il valore che ha la TV in provincia, nei paesi dove non c'è, o non c'è tutte le sere, il cinema. Bisogna aver provato, esserci stati. La TV è il mezzo con cui si comunica con il mondo. E' un entusiasmo, una fede che si trasmette a tutti. E' qualche cosa che cambia la vita. La solitudine della casa, della famiglia, del villaggio diventa, proprio perché è solitudine, un tramite di collettività!"
La Stampa - 20 gennaio 1955
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