Nel 2021 tiene il fatturato del tripolio: 8,5 mld
- nmkstudio
- 3 feb 2023
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La Rai incassa 2,7 miliardi (+6,7% sul 2020), Sky 2,5 mld (-10,4%) e Mediaset 2 mld (+11,7%) -

Avanzano i big dello streaming, ma il tripolio Rai-Mediaset-Sky resta saldo in Italia. A sottolinearlo è l’Area Studi di Mediobanca nel report Media&Entertainment. Nel 2021 il settore radiotelevisivo nella Penisola ha stampato un fatturato complessivo di 8,5 miliardi (+4,6% sul 2020). Alla radio vanno 0,6 mld (+11,2% sul 2020), alla tv in chiaro 4,8 mld (+9,7%) e alla pay tv 3,1 mld (-3,6%). Quest’ultima, però, merita una postilla: la pay tv tradizionale, infatti, lascia sul campo il 14,9% del fatturato; lo streaming guadagna il 32%.
Tornando al tripolio, la Rai incassa 2,7 miliardi (+6,7% sul 2020), Sky 2,5 mld (-10,4%) e Mediaset 2 mld (+11,7%). Davvero col vento in poppa le vele di Netflix: 5 milioni di abbonati in Italia (+50% sul 2019), con fatturato di 550 milioni (+35% sul 2020). Guardando all’occupazione nei broadcaster tradizionali, infine, solo La7 di Urbano Cairo l’ha aumentata.
Alla Rai spetta infine – si legge nel report - il più basso canone unitario fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media europea (0,25 euro al giorno per abbonato contro gli 0,32 medi). Molto più onerose per i contribuenti la tv pubblica tedesca (0,58 euro giornalieri), quella britannica (0,5 euro) e francese (0,38 euro). Nel 2022 solo 77,8 dei 90 euro (pari all’86%) sborsati da ogni abbonato sono stati incassati da Viale Mazzini, un’incidenza anche in questo caso inferiore alla media europea (90,5%).
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