Elon Musk è di nuovo il più ricco al mondo ma segue la strada di Amazon, Alphabet, Meta e Microsoft -

“Assicurare la continuità e il successo dell'azienda”. Così, ai primi di novembre del 2022, pochi giorni dopo l’acquisto per 44 miliardi di dollari di Twitter, Elon Musk motivava ai propri dipendenti la necessità di licenziare. A rimanere a casa furono, da un giorno all’altro, in 3.700. Circa la metà della forza lavoro del social network. Insomma, Elon Musk, ceo di Twitter e Tesla – che il Bloomberg Billionaires Index colloca nuovamente al primo posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo – aveva deciso di tagliare i costi mandando a casa un dipendente su due. Così come tra le prime decisioni anche quella di introdurre le spunte colorate (blu, oro e grigie) per gli account certificati (e senza pubblicità) di persone, società e istituzioni. Il tutto per 8 dollari al mese, 11 se si usa un device Apple. Ma sembra che la campagna di licenziamenti non sia terminata. Mentre Amazon ne manda a casa 18.000, Alphabet 12.000, Meta 11.000 e Microsoft 10.000, anche Musk nel suo piccolo non è da meno. E nei prossimi giorni altri dipendenti di Twitter – si stima tra i 50 e i 200, per lo più ingegneri – riceveranno la lettera dei saluti…
Si aggiorna dunque il calcolo dei tagli dell'intera industria tecnologica americana. Un’industria in cui solo Apple, per ora, dimostra di avere le spalle abbastanza larghe da non toccare il personale. Secondo il portale Layoff.fyi, che raccoglie i dati di ogni singola azienda tech, i licenziamenti complessivi sono adesso circa 210 mila. Di questi – ricorda Il Sole24Ore – 55 mila sono stati annunciati in queste prime settimane del 2023, mentre i rimanenti sono relativi ad annunci arrivati durante lo scorso anno.
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