Il ministro Gennaro Sangiuliano mette in liquidazione la "Netflix della cultura italiana" -

Nata il 31 maggio del 2021, doveva essere – nelle intenzioni dell’allora ministro della Cultura Dario Franceschini - il nuovo sipario digitale italiano per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand. Un palcoscenico - partecipato al 51% da Cassa Depositi e prestiti e al 49% dal partner tecnologico Chili - ricco di contenuti disponibili in Italia e all’estero; una piattaforma per celebrare e raccontare (anche in tempi di pandemia) il patrimonio culturale italiano in tutte le sue forme e offrirlo al pubblico di tutto il mondo. Stiamo parlando di ITsART che a fine dicembre del 2022, dopo un anno e mezzo di vita, 141 mila utenti registrati e perdite stimate (mancano i dati dell’anno scorso) in circa 15 milioni di euro, chiude definitivamente i battenti.
O meglio, a far calare il sipario è il nuovo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. E come dargli torto: troppe perdite – nonostante il susseguirsi di amministratori delegati - a fronte di entrate praticamente inesistenti. La "Netflix della cultura italiana", insomma, va in liquidazione.
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