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Serie A: il 2023 di Dazn parte coi rimborsi

nmkstudio

Incontro con le istituzioni. Presto il lancio del network operation center in Italia -


Esito positivo per l’incontro tra i vertici di Dazn e le istituzioni dopo i disservizi della prima giornata di Serie A del 2023 (Inter-Napoli e Cremonese-Juventus del 4 gennaio scorso). La piattaforma di streaming, che detiene i diritti tv di tutta la massima Serie (sette gare su dieci in esclusiva), si è impegnata a rimborsare in maniera diretta un quarto dell’abbonamento di gennaio a coloro che hanno avuto problemi. “L’indennizzo avverrà attraverso accredito dell’importo secondo le modalità di pagamento prescelte da ciascun cliente – spiega l’Azienda - oppure mediante rilascio di voucher. La procedura di rimborso sarà attivata già a partire da questa settimana e sarà completata entro l’inizio di febbraio. Ciascun utente interessato riceverà comunicazione con conferma del rimborso all’indirizzo mail associato al proprio account”. Inoltre, per fronteggiare altri possibili disservizi, Dazn ha annunciato “la creazione di un Network Operation Center (NOC) in Italia. Questo “per garantire – precisa ancora Dazn - un ancora più efficace presidio delle infrastrutture tecnologiche per la distribuzione dei contenuti ed una loro ancor più efficiente gestione”.


Alla riunione, presso il ministero per le Imprese e il Made in Italy, hanno partecipato il ministro Adolfo Urso, il ministro per lo Sport Giovanni Andrea Abodi, il presidente AgCom, Giacomo Lasorella, il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini e l’ad Luigi De Siervo, oltre ai vertici di Dazn: Shay Segev (CEO Dazn Group), Sandeep Tiku (CTO Dazn Group), Stefano Azzi (CEO Dazn Italia), Romano Righetti (General Counsel Dazn Italia).


“Tre obiettivi sono stati raggiunti”, ha precisato Urso al termine dei lavori. “Innanzitutto, come è giusto che fosse, l’indennizzo automatico per tutti coloro che hanno subito il disservizio. Il secondo è lo spostamento della centrale di monitoraggio e di controllo del rischio direttamente in Italia dalla sede madre di Londra. Infine, un’assicurazione che ci sia un’accelerata degli investimenti sulla tecnologia per evitare il riproporsi di questi disservizi”.

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